Il Giro dei Castelli

Percorso e scheda tecnica

Lunghezza: Km 32
Dislivello: m 850
Difficoltà
: 2/3
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Percorso panoramico che si snoda sui crinali tra lo Val d'Arda e la Val Ongina, tra i borghi medioevali di Castell'Arquato e Vigoleno. È possibile ammirare un territorio unico tra bellezze paesaggistiche e architettura storica. l'itinerario non presenta tratti difficoltosi sotto il profilo tecnico, ma necessita ugualmente di una buona preparazione fisica.<br />
Si parte da Castell'Arquato (180 m), noto borgo medioevale arroccato lungo lo collina a dominare il paesaggio sottostante. Dopo alcuni tornanti e un breve falsopiano su asfalto si imbocca il sentiero, che subito si inerpica con decisione sulla costa, che offre un paesaggio particolarmente suggestivo tra maggio e giugno grazie alla fioritura delle ginestre e da cui si scorge un'incantevole vista sulla valle.

Il sentiero prosegue intervallando diverse salite e discese sino alla strada provinciale. Dopo un breve tratto asfaltato si procede su di un tratturo in salita che diventa strada sterrata e poi sentiero nel bosco, sempre in salita fino alla sommità della collina.

Una breve discesa conduce alla strada asfaltata ai piedi del borgo di Vigoleno (365 m) che merita una visita. Questo piccolo borgo fondato nell'alto medioevo, venne costruito su uno sperone di calcare e pietra arenaria, in una posizione strategica per il controllo e l'osservazione della pianura Padana.
L'itinerario prosegue su di una salita asfaltata che si inerpica fino a un sentiero e salendo sempre di quota con qualche falsopiano si passano le località di Varani, Groppo e Poggio del Corno (445 m. sm.); da qui si prosegue su un tratturo ghiaioso sino al M.te Cergallina (510 mt).

Si guadagna la discesa fino a fondovalle per riportarsi nuovamente in quota fino al paese di Vernasca; dopo un breve trotto in asfalto l'itinerario prosegue attraverso un sentiero che ci riporta sulla costa e, dopo una serie di saliscendi si ricongiunge a quello preso inizialmente che ci riporta a Castell'Arquato.

E' possibile ampliare l'itinerario partendo dall'abitato di Vigolo Marchese ed entrare così nel centro storico di Castell'Arquato (Lunghezza: Km 45, Dislivello: 1.050 m, Difficoltà: Media).

Cosa vedere

  •  Castell'Arquato

    Castell'Arquato

    Una passeggiata nel borgo di Castell’Arquato vi permetterà di ammirare diversi e splendidi monumenti. Partendo dal basso paese, iniziando la visita dal Viale delle Rimembranze, troverete l’imponente Torrione Farnesiano. Accanto si erige il Palazzo del Duca con l’omonima fontana. Proseguendo la salita e prendendo la via chiamata "Solata" appare la maestosa Rocca Viscontea.
    Giunti davanti alla Rocca lo sguardo rimane incantato dalla Piazza Monumentale in cui sono rappresentati i tre poteri del medioevo: il potere religioso (la Collegiata), il potere militare (la Rocca), il potere politico (il Palazzo del Podestà).
  • Vigoleno

    Vigoleno

    Il borgo fortificato di Vigoleno è sicuramente uno dei monumenti storici più importanti dell’intera Provincia di Piacenza sia per l’eleganza delle sue forme sia per l’eccezionale integrità dell’intero impianto castrense, che mostra non comuni influenze toscane, forse dovute all’impiego di maestranze provenienti dalla Lunigiana.
    L’intero borgo, di forma ellissoidale, è racchiuso da imponenti ed integre mura merlate, percorse interamente da un camminamento di ronda dal quale si ha l’opportunità di ammirare un’eccezionale panoramica su tutta la Val Stirone. L’unico accesso al borgo, in corrispondenza del mastio, è preceduto da un "rivellino": una fortificazione di forma allungata che serviva a proteggere la porta vera e propria ed a facilitare le sortite. La struttura urbana è invece dominata dal mastio quadrangolare, dotato di feritoie, beccatelli e merli ghibellini. In questa possente torre è ospitato un percorso informativo e fotografico sul borgo di Vigoleno e sulla sua architettura. Dal mastio il camminamento di ronda conduce alla seconda torre del borgo, in prossimità della quale sorge la parte più propriamente residenziale del complesso fortificato. Oltrepassate le fortificazioni poste all’ingresso del borgo si accede alla piazza, sulla quale prospetta l’oratorio della Madonna delle Grazie.
    Edificata in posizione eccentrica rispetto al borgo, in prossimità delle mura orientali, è la Pieve di San Giorgio, risalente come epoca di fondazione al secolo XII, uno degli esempi di architettura romanica sacra più importanti del piacentino, con impianto a tre navate e torre campanaria quadrangolare. Il portale d’ingresso, di ottima fattura, è sormontato da una lunetta scolpita raffigurante S.Giorgio che uccide il drago, opera di chiara scuola antelamica risalente probabilmente al Duecento, mentre l’abside centrale, affiancato da altri due absidi incomplete, è sormontato da un’elegante galleria di coronamento.
    L’interno, notevolmente integro nelle sue forme originarie se si eccettua la copertura, presenta poderose colonne in pietra e capitelli scolpiti con figure di fattura primitiva che fanno emergere un carattere "provinciale" dell’arte romanica se confrontato con il più maturo stile del portale e dell’abside. Nell’affresco absidale è ripreso il tema di S. Giorgio che uccide il drago, opera di un ignoto maestro locale del secolo XV.