Itinerario 4

Viaggio tra antichi Palazzi che in entrambe le vie Sant'Antonino e Scalabrini trovavano la giusta collocazione tra Piazza Cavalli e la Basilica dedicata al Patrono di Piacenza.
Da oltre 200 anni la zona si è arricchita del bellissimo Teatro Municipale, sede oggi dell'Orchestra Giovanile Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti.

Cosa vedere

  • Largo Battisti

    Largo Battisti

    Sul largo Battisti si affaccia la chiesetta di S. Donnino. Molto antica la rinnovò una prima volta nel 1278 il card. Jacopo da Pecorara. Decorata nel periodo barocco, è risorta da un crollo parziale. la facciata è in rifacimento ma l'interno è suggestivo.
  • Via e Piazza S. Antonino

    Via e Piazza S. Antonino

    Svoltando da largo Battisti sulla sinistra, si imbocca via S. Antonino che conduce fino alla piazza della basilica antoniana. Si incontrano diversi edifici settecenteschi come il palazzo Falconi, palazzo Scotti palazzo Nicelli-Pistoni, palazzo Scotti da Sarmato. In Piazza S. Antonino troviamo la basilica di S. Antonino di origine paleocristiana eretta tra il 350 e 375 dal primo vescovo di Piacenza S. Vittore. E' intitolata al patrono della città, il martire Antonino, soldato della legione Tebea, decapitato nei pressi di Travo, sulle prime colline piacentine.
  • Teatro Municipale

    Teatro Municipale

    Distrutto il teatro della Cittadella in un incendio il nuovo teatro fu progettato da Lotario Tomba per un società di nobili piacentini costituita nel 1803. Il Tomba si ispirò alla Scala del Piermarini costruita nel 1778. La forma della sala non è a ferro di cavallo, ma a tre quarti di ellisse ritenuta la migliore per l'acustica e la visibilità.
  • Via Scalabrini

    Via Scalabrini

    L'emblema araldico di Antonello Rossi, capitano delle milizie sforzesche, decora con gli acciarini il portale del palazzo Trevani in via Scalabrini 4. Ai Pallastrelli di Celleri nel '700 appartenne l'omonimo palazzo al n.8, trasferito poi agli Arcelli Fontana.
    La Famiglia Piasinteina da molti anni ha sede al n.6 di via Scalabrini (angolo via pace) nel palazzo Appiani-D'aragona-Borromeo innalzato nel 1595 dai conti Radini Tedeschi (stemma sul portale). Imponente sul lato opposto della via, al n. 7, palazzo Giacometti, commercianti varesini del cuoio venuti a Piacenza nel '600, fatti conti nel 1769.
    Di stile tardo rinascimento, la chiesa di S. Vincenzo è chiusa al culto dal 1972 da quando cioè i "Frateli dell Scuole Cristiane", che si occupavano da oltre un secolo del complesso scolastico annesso, hanno lasciato Piacenza, mentre l'interno ha l'armonia architettonica di S.Sisto, la facciata incompleta prelude al barocco.
    Al n. 10 troviamo palazzo Passerini (da Pier Francesco Passerini, giurista e presidente del consiglio ducale, conte del Bilegno nel 1685) e al n. 12 sorge palazzo Gragnani, conti dal 1630.
    Di fronte alla via omonima che conduce da Via Scalabrini a Piazza Duomo si trova la chiesa di S. Maria della Pace, dalla bella facciata in cotto e recante all'interno affreschi del pittore piacentino Luciano Ricchetti.
    Di fronte all'imbocco di via Prevostura è S. Stefano, la chiesa dedicata al protomartire che risale al 1125, è poco alterata e ha un'epigrafe indecifrabile sulla lunetta. Sull'omonima piazzetta sorge la chiesa di S. Paolo ricostruita nel 1686 da Giacomo degli Agostini dopo il crollo avvenuto nel 1630 del tempio romano antichissimo. Dopo la chiesa di S. Paolo si trova il Seminario Urbano fondato nel '500, dotato di biblioteca e di gabinetti scientifici.