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Tra Val Nure e Val Trebbia e traversata verso la Val Tidone

Il più trasversale di tutti, ideale per chi vuole una visita generica delle valli piacentine, questo itinerario ne attraversa tre su quattro: Val Nure, Val Trebbia e Val Tidone.
Fermandosi nei diversi villaggi e centri abitati segnalati dal percorso il tempo sembra essersi fermato, si riscopre il piacere di ritmi dimenticati e di sapori che esprimono le tradizioni e l'ospitalità di queste valli. Il tratto finale - tra Piozzano e Nibbiano attraversa un territorio collinare ricchi di vigneti da cui rinomate cantine producono i vini piacentini più tipici: Bonarda, Malvasia e Gutturnio, assolutamente da provare.

Percorso

-   Uscita Piacenza Sud - Podenzano: 19 km
-   Podenzano - Grazzano Visconti: 3,5 km
-   Grazzano Visconti - Vigolzone: 2,8 km
-   Vigolzone - Villò: 2 km
-   Villò - Ponte dell'Olio: 4 km
-   Ponte dell'Olio - Rivergaro (tramite Bagnolo): 10,3 km
-   Rivergaro - Quadrelli (SS45): 9,4 km
-   Località Quadrelli (incrocio SS45) - Fellino: 3,6 km
-   Fellino - Chiulano: 3,1 km
-   Chiulano - Carmiano - Riva di Ponte dell'Olio: 6,6 km
-   Riva - Biana (ponte per Missano): 3,6 km
-   Bivio per Missano - Ebbio: 8,6 km
-   Ebbio - Passo della Pia - incrocio Passo del Cervo: 4,1 km
incrocio   Incrocio Passo del Cervo - Crocenito: 1,6 km
-   Crocenito - Margherita: 4 km
-   Crocenito - Margherita: 4 km
-   Margherita - Due Bandiere: 4,3 km
-   Due Bandiere - Perino: 0,3 km
-   Perino - Cassolo (SS45): 4,5 km
-   Cassolo (SS45) - Mezzano Scotti: 2,2 km
-   Mezzano Scotti - Passo Caldarola: 9,4 km
-   Passo Caldarola - Bobbiano: 5,2 km
-   Bobbiano - Costa della Bulla: 3,9 km
-   Costa della Bulla - Monteventano: 5,6 km
-   Monteventano - Piozzano: 4,6 km
-   Piozzano - incrocio per Castano: 2,5 km
incrocio   Incrocio per Castano - Castano: 2,9 km
-   Castano - Casaleggio: 3,4 km
-   Casaleggio - Pianello (SS412): 7,1 km
-   Pianello (SS412) - Trevozzo: 0,6 km
-   Trevozzo - Nibbiano: 8,0 km
-   Nibbiano - Caminata:1,8 km
-   Caminata - Diva del Molato (SS412): 3,2 km
    Fine Provincia di Piacenza TOT 155,7 Km

Cosa vedere

  • Castello di Grazzano Visconti

    Il castello di Grazzano Visconti è un fortilizio situato in provincia di Piacenza nel comune di Vigolzone. Posto in una zona pianeggiante lungo la strada Statale 654 della Val di Nure e il rio Grazzano.
    Fu costruito nel 1395, forse su una struttura preesistente, da Giovanni Anguissola per risiedervi con la moglie Beatrice Visconti, sorella di Gian Galeazzo Visconti. Rimane proprietà della famiglia Anguissola fino al 1870 quando il conte Filippo muore senza lasciare eredi e il castello passa alla moglie Fanny nata Visconti di Modrone, che ne sono gli attuali proprietari.
    Nei primi anni del 1900 Giuseppe Visconti di Modrone curò il restauro e ampliò gli annessi del castello costruendo ex-novo un piccolo villaggio in stile neo-gotico-rinascimentale. Probabilmente l'unico edificio antico oltre il castello è la chiesetta dedicata a Sant'Anna, cappella privata della famiglia risalente al XVII secolo.
  • Ponte dell'Olio

    Ponte dell'Olio ha un'origine medievale: la prima menzione del ponte sul Nure con annesso un ostello e la prima menzione della chiesa di San Giacomo, sono del IX secolo, testimoniano un ruolo importante come punto snodo alla confluenza delle due strade principali della pianura e della città all'inizio della valle, vi era un grande afflusso di viandanti e viaggiatori e molti scambi commerciali con la Liguria.
  • Rivergaro

    Amena località turistica, il cui castello, oggi villa Anguissola Scotti, sottoposto durante il Medioevo a numerosi assedi, fu ristrutturato alla fine del XVIII secolo e vanta una bella facciata neoclassica con colonne binate e timpano.
    Chiesa Parrocchiale di Sant’Agata in stile neoclassico e il seicentesco oratorio di San Rocco.
  • Castello di Monteventano

    Il castello di Monteventano è un imponente complesso fortificato posto su di una rupe scoscesa nel cuore della val Luretta nel comune di Piozzano in provincia di Piacenza.
    Posto a 420 m. s.l.m. di altezza in un punto dove la valle si restringe controllava, col il castello di Vei poco più a valle sull'altro lato, il passaggio nel fondovalle.
  • Nibbiano

    Dal Borgo di Genepreto al Palazzo Malvicini Fontana di Sala Mandelli, dal Castello e Oratorio di Stadera e dall’antico torrione di Torre Gandini al palazzo di Tassara fino ai ruderi del "castrum de durobecho", l’attuale Trebecco a Corticelli (tra Trevozzo e Nibbiano) dove si può vedere il Castello particolarmente interessante perché legato ad un vero e proprio abitato di tipo medioevale, chiesa, abitazioni e struttura agricola, che meriterebbe una attenta rivalutazione.
    Merita una visita per le pregevoli pitture, gli arredi sacri e uno splendido organo a canne proveniente da Busseto sul quale studiò Giuseppe Verdi la bellissima chiesa barocca di Maria Assunta a Trevozzo.
    Nel territorio del Comune vi è inoltre la Diga del Molato, realizzata negli anni ’30 su progetto dell’Ing. Augusto Ballerio, che da sempre ha caratterizzato l’Alta Val Tidone, da alcuni anni soggetta ai lavori di adeguamento e di messa in sicurezza che, una volta terminati, ne permetteranno il rinvaso ed il rilancio turistico della vallata. La diga realizzata ad "archi multipli", sistema non più utilizzato, è l’unica del suo genere ad essere ancora in uso.
  • Caminata

    Caminata (Caminà in dialetto piacentino) è un comune di 286 abitanti situato in val Tidone nella provincia di Piacenza.
    Piccolo centro agricolo della Val Tidone, Caminata costituisce uno dei più piccoli comuni della regione dalla storia millenaria.
    Camminamenti segreti (da cui probabilmente trae il nome), oggi murati, torri, botteghe medioevali sono le caratteristiche del borgo, già dogana tra lo Stato Sabaudo ed il Ducato di Parma e Piacenza.
    Da vedere, oltre al suo borgo con le caratteristiche case in sasso, la Chiesa dei Santi Sinforiano e Timoteo.
    Unito con il Bobbiese al Regno di Sardegna nel 1743, in base al Trattato di Worms, entrò a far parte poi della Provincia di Bobbio. Nel 1801 il territorio è annesso alla Francia napoleonica fino al 1814.
    Nel 1859 entrò a far parte nel Circondario di Bobbio della provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923, smembrato il Circondario, passa alla provincia di Piacenza, poi nel 1928 viene soppresso ed unito al comune di Nibbiano; ritorna autonomo nel 1950 pur rimanendo nella provincia di Piacenza.