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Itinerario della Riserva Naturale Geologica del Piacenziano
Viaggio alla scoperta della riserva (il termine "Piacenziano" indica un periodo geologico appartenente al Pliocene tra 5,3 e 1,8 milioni di anni fa) distribuita su cinque diverse vallate, dove rupi, pareti rocciose e calanchi interrompono il dolce paesaggio coltivato delle colline piacentine.
Negli affioramenti tra le valli dei torrenti Vezzeno e Ongina gli innumerevoli strati rocciosi hanno restituito reperti fossili in ottimo stato e di grande varietà ed abbondanza, raccolti nel Museo Geologico di Castell’Arquato. Per i più temerari è prevista l'aggiunta di un anello che porta al confine parmense dei comuni di Bardi e Bore, un comprensorio montano di struggente bellezza.
Negli affioramenti tra le valli dei torrenti Vezzeno e Ongina gli innumerevoli strati rocciosi hanno restituito reperti fossili in ottimo stato e di grande varietà ed abbondanza, raccolti nel Museo Geologico di Castell’Arquato. Per i più temerari è prevista l'aggiunta di un anello che porta al confine parmense dei comuni di Bardi e Bore, un comprensorio montano di struggente bellezza.
Percorso
Uscita Piacenza Sud - Cadeo: 13,3 km | ||
Cadeo - Zena: 4 km | ||
Zena - Carpaneto: 4 km | ||
Carpaneto - Sariano: 8,5 km | ||
Sariano - Gropparello: 4,8 km | ||
Gropparello - Bersani: 4,3 km | ||
Bersani - Canterini: 1,5 km | ||
Canterini - Le Baracche (incrocio per Prato Ottesola): 3,5 km | ||
Le Baracche (incrocio) - Polignano: 3,3 km | ||
Polignano - Prato Ottesola (incrocio per Cavalieri): 1,8 km | ||
Prato Ottesola (incrocio per Cavalieri) - Cavalieri: 1,7 km | ||
Cavalieri - (Ronchi, Srconi, passando accanto ad Antognano, Vicanino) - Rustigazzo: 11,7 km | ||
Rustigazzo - San Michele: 6 km |
San Michele* - Guselli: 5 km | ||
Guselli - Prato Barbieri: 1 km | ||
Prato Barbieri - Bettola: 12 km | ||
Bettola - Farini: 9 km | ||
Farini - Groppallo: 9,5 km | ||
Groppallo - Riovalle: 2 km | ||
Riovalle - Bruzzi di Sotto: 4 km | ||
Bruzzi di Sotto - Noce Sotto: 1,7 km | ||
Noce Sotto - Linguadà: 1,2 km |
*Anello HARD San Michele - Prato Barbieri | ||
*San Michele - Albergo (Parco Provinciale Monte Moria): 3,5 km | ||
Albergo - Taverne: 6,5 km | ||
Taverne - Rabbini: 0,8 km | ||
Rabbini - Morfasso: 8 km | ||
Morfasso - Prato Barbieri: 5 km | ||
Fine Provincia di Piacenza TOT 113,3 km _senza anello hard Fine Provincia di Piacenza TOT 132,1 km _con anello hard |
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POSSIBILI DESTINAZIONI: Passo Linguadà - Chiavari: 95 km |
Cosa vedere
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Castello di Zena
Il castello di Zena è situato nella pianura piacentina fra Fiorenzuola e Piacenza.
È un compendio di sei edifici storici, affiancato da un’azienda agricola di circa 40 Ha, in un contesto territoriale di alto valore paesaggistico. Oltre ad essere una testimonianza storica del Medioevo e del Rinascimento, esso è oggi il punto di riferimento per ricerche, studi, riflessioni e confronti sul tema del restauro, della funzionalizzazione e della valorizzazione del patrimonio culturale edificato. www.castellodizena.it -
Carpaneto
Le origini del borgo, sembrerebbero risalire all'epoca romana, come se Carpaneto fosse stato una sorta di collegamento con Veleia. Molti sono infatti stati i rinvenimenti archeologici, che testimoniano l'antica origine. Il castello di Carpaneto è stato proprietà della famiglia Scotti Douglas di Vigoleno. Attualmente il palazzo ospita le sede del comune.
Carpaneto conserva le sole aeropitture murali del pittore futurista BOT - Barbieri Osvaldo Terribile - (1895 –1958) realizzate nel salone a lui dedicato al piano superiore del palazzo comunale nel 1934.La prima domenica del mese di settembre ospita l'importante rassegna denominata Festa della Coppa per la promozione della coppa piacentina, salume D.O.P.. Inoltre l' ultima domenica del mese di aprile ospita l'antichissima Fiera di Primavera (nacque nel 1676 per volere del duca Ranuccio Farnese). Questa importante manifestazione ospita nel Palazzo Comunale il "GUT - Gutturnio Festival" evento di grande successo ove si promuovono l'enogastronomia locale ed i vini piacentini: in particolare il Gutturnio, vino rosso più prodotto e conosciuto della provincia. -
Gropparello
Le vicende storiche di Gropparello sono da ricondurre a quelle del castello che sorge nelle immediate vicinanze del capoluogo e che costituisce il maggiore e più interessante monumento del Comune.
Il castello di Gropparello, anche se di rocca si dovrebbe meglio parlare, rappresenta un caso unico, un esempio perfetto di gestione in accordo con la natura storica della struttura. Un esempio di maniero ben conservato e fondato antecedentemente all'anno mille; circondato da un grande parco, perfettamente integrato con la struttura.
Si tratta di un castello in cui il medioevo è più che mai vivo, attivo, capace di coinvolgere i visitatori di ogni età e trasportarli in una realtà diversa, anche se solo per un pomeriggio.
Attorno alla rocca si stende placido un grande parco, con sentieri alberati e prati, ed anch’esso è reso parte integrante della visita, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli. www.castellodigropparello.it -
Castello di Prato Ottesola
Il Bosco che circonda il castello è costituito da un ricco assortimento di piante e sempreverdi, nelle vicinanze si trova "l'Ottesola" che è un affluente del più conosciuto chiavenna.
Il castello è situato in posizione dominante su un altura di pane di zucchero che denota l'antica presenza del mare, confermata dalla presenza nel terreno di conchiglie e di vari resti marini. Il castello faceva parte di un importante sistema di castelli e di Torri di segnalazione, i pià vicini dei quali si trovano a Monte Zago e a Magnano.
www.castellodipratottesola.com -
Rustigazzo
Rustigazzo è un ridente e solare borgo sulle colline che si è trasformato in una moderna e ospitale stazione per la villeggiatura estiva. In estate, acquista una nuova vita, oltre ai villeggianti si registra la presenza anche di emigrati di terza generazione.
Sulla Piazza Centrale XXV Aprile, cuore del paese, si affaccia l'antico castello del 1372, feudo degli Anguissola Scotti e la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta. -
Bettola
Il nome del paese deriva da "bettola", cioè dal posto di ristoro ove i viandanti si rifocillavano prima di riprendere la salita verso l'alta Val Nure. Grazie a questa felice posizione geografica, i due borghi di San Bernardino e di San Giovanni, che costituirono il nucleo originario dei paese furono sempre al centro di un'intensa attività mercantile.
.Il "cuore" di Bettola è senza dubbio rappresentato dalla sua splendida piazza che, con i suoi circa diecimila metri quadrati, è la più ampia della provincia di Piacenza. Su di essa si staglia lo snello campanile alto 54 metri che rappresenta un vero e proprio faro per gli abitanti della vallata.
Il territorio bettolese, nella parte meridionale, è tipicamente montano: alle colture di versante si alternano ampi boschi e spettacolari vallate secondarie dove la natura e la montagna assumono connotati più selvaggi; la parte settentrionale invece è dominata dai coltivi ed il territorio è punteggiato da numerosissimi insediamenti agricoli. In queste zone più basse la flora spontanea è quella più propriamente collinare: al faggio ed al castagno si sostituiscono il rovere, il frassino, l'ontano, il nocciolo ed alcuni rari esemplari di quercia da sughero. -
Groppallo
Groppallo è meta di villeggiatura estiva, soprattutto da parte di emigranti che dalla Francia ritornano alla terra d'origine. Arrivano anche squadre calcistiche giovanili, le quali sono solite avere Groppallo come meta dei loro ritiri estivi.