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Piacenza e dintorni

Piacenza sorge sulla riva destra del Po, nel punto di incrocio delle vie di comunicazione che attraversano la pianura Padana sud-occidentale.

La fondazione del primo nucleo urbano risale all'anno 218 a.C., quando seimila romani danno vita alla colonia di “Placentia”, lasciando segni ben visibili nel tracciato della città, come rivela l'impianto quadrato, impostato sul “cardo”, sul “decumano” e un reticolo di vie ortogonali. In era cristiana i piacentini costruiscono piccoli sacelli dedicati ai martiri del luogo, tra cui Antonino, centurione romano che cristianizzò la popolazione della zona all’inizio del IV secolo e fu martirizzato sotto Diocleziano.
Divenne patrono della città che lo onorò dedicandogli una splendida basilica.

Durante il lungo Medioevo la città subisce numerose devastazioni e Piacenza cade sotto il dominio dei barbari; essa verrà coinvolta nella guerra tra invasori goti e le truppe romane d'Oriente.

Passate le dominazioni ostrogota e bizantina, la città riacquista un ruolo predominante come capoluogo di un ducato longobardo.
La vera ripresa coincide con il dominio dei Franchi, a partire dal IX secolo.

Situata lungo l’antico percorso della via Francigena, Piacenza assiste intorno al Mille alla sua rinascita demografica, civile ed economica, grazie alla sua collocazione strategica tra le grandi direttrici che scendevano dalle Alpi alimentando il forte transito di mercanti e di pellegrini.

Nell'età dei vincoli feudali e del potere dei vescovi-conti, accanto alla nobiltà di sangue, cresce un intraprendente ceto mercantile e artigiano, nuovo potere finanziario che permetterà alla città, secoli dopo, di essere annoverata tra i grandi centri d'Europa.

La fine dell’anno 1000 vede inoltre una ripresa dello spirito filopapale, non a caso UrbanoII annuncia a Piacenza l'intenzione di bandire la prima Crociata per la liberazione della Terra Santa (1095).

La città diventa libero Comune nel 1126 e scende in campo con la Lega Lombarda contro ilBarbarossa che firma qui, nella chiesa di S. Antonino, gli accordi preliminari per la pace di Costanza (1183).

Nel XII e XIII secolo si intensifica l'attività mercantile, in particolare la produzione di tessuti, ma prosperano altresì agricoltura ed economia con la fiera dei cambi.
La città si arricchisce di chiese, monasteri spesso dotati di ricoveri. 
Vengono eretti in questa fase i due emblemi cittadini: prima il Duomo (1122), più tardiPalazzo Gotico (1281).

Nel 1545, Papa Paolo III Farnese costituisce in Ducato le città di Parma e Piacenza, attribuendone il possesso al figlio Pier Luigi, primo degli otto duchi Farnese che, fino al1731, governeranno la città. Ai Farnese succederanno i Borbone, sino alla loro dipartita (1859).

Ma il Ducato conosce, a riprese, le dominazioni austriaca, francese, napoleonica e il governo di Maria Luigia d'Austria (1816- 1847) che fu una sorta di regno illuminato per la città e per il contado: la duchessa bonificò ampi territori, fece costruire ponti lungo la Trebbia e il torrente Nure, avviò iniziative scolastiche e artistiche.

Con un plebiscito del 10 maggio 1848 Piacenza è la prima città in Italia a chiedere l’annessione al nascente Regno d’Italia, ancora allora Regno di Sardegna, meritandosi, dal Re Carlo Alberto, il titolo di «Primogenita d’Italia» - di cui la città ancora si vanta.

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